Cari Lettori e Lettrici del Blog, oggi parleremo di
Dipendenza Affettiva o Love addiction.
Perché, a volte, è quasi impossibile "slegarsi" da un legame affettivo?
Perché ci si "vota" totalmente ed incondizionatamente all'altro, al punto tale, da Perdere di vista se stessi?
La pretesa non è esaurire una così articolata Tematica, in un solo Post, bensì illustrarvi con semplicità, ma anche con Rigore clinico,
le Dinamiche psichiche coinvolte nella Dipendenza affettiva e come esse agiscano.
A volte Amare diviene Amare troppo e questo accade quando, pur non sussistendo le condizioni per una Relazione appagante, fondata sul rispetto, la reciprocità, la gioia condivisa, si continua a portare avanti una relazione, che non soddisfa questi criteri.
Eppure per il Dipendente affettivo, tutto questo è Amore.
Sono "Amore":
i Tradimenti continui, le Umiliazioni
i Maltrattamenti.
le Percosse
Quando Amare significa Soffrire (nelle dipendenze affettive, questa è una costante), forse si sta "amando troppo.".
La Dipendenza affettiva vede protagoniste soprattutto soggetti del sesso femminile, Donne, pronte a giustificare e comprendere, ogni atteggiamento del partner, nell'aspettativa che "lui cambi".
Queste donne sono "realmente votate" al martirio e destinate, il più delle volte, alla delusione.
Le "Amore dipendenti" infatti, presentano clinicamente le stesse caratteristiche delle altre forme di Dipendenza, ma la loro dipendenza non è una sostanza o un comportamento, bensì una persona.
Le Amore dipendenti infatti, si identificano totalmente con il proprio Oggetto d'amore e credono che, amando e "fondendosi con esso", il proprio desiderio e bisogno di una relazione duratura e stabile, si realizzi. Il più delle volte questi desideri sono irrealizzabili e le aspettative irrealistiche, anzi assumono i connotati di vere ossessioni.
La persona con Dipendenza affettiva ha, per questo, un forte timore del cambiamento, e dedicando tutta se stessa all'altro, spera di riuscire nell'intento. L'amore diviene un modo per colmare dei vuoti affettivi che affondano le radici nei rapporti d'infanzia (es.una figura di attaccamento affettivamente non disponibile), cercando così di risanare una ferita, antica.
Alcune Ricerche hanno riportato che, nelle donne che hanno sperimentato, durante l'infanzia, relazioni problematiche con la figura paterna, e si siano confrontate con modelli relazionali genitoriali uomo - donna problematici, le scelte relazionali future, ne fossero influenzate.
Tutto ruota intorno al partner "salvatore che ripagherà di ogni male", fornendo di fatto così, la dignità di "esistere". Sì, perché le dipendenti affettive non esistono da sole, in loro regna una costante Paura dell'Abbandono, della Solitudine, della Separazione: "Senza l'altro non sono niente".
La Dipendenza ha la caratteristica di fondarsi paradossalmente sul Rifiuto, senza del quale, la dinamica non si innesca.
Per questo, la persona dipendente si orienterà verso partner problematici e/o irraggiungibili.
La Dipendenza è alimentata dal rifiuto, dalla negazione di sé, dal dolore, che, proporzionalmente, aumentano la presunzione del soggetto di "riuscire nella titanica impresa di cambiare il partner e magari salvarlo dai propri problemi". Pertanto, più il partner non elargisce amore più ci si "ostina" di farsi amare come si desidera, elemosinando attenzioni, richiedendo conferme, votandosi completamente all'altro.
Le Dinamiche amorose e intime degli Amore dipendenti non sono Sane e Funzionali, ma si fondano sulla negazione del sè.
E' un perfetto "perverso" gioco a due, in cui il partner dipendente con uno scarso concetto di sè e una scarsa autostima si "incastra", (scegliendola) con una Personalità, altrettanto, disturbata (Anaffettiva, Sadica, Narcisista, con dipendenze da alcool, droghe, gioco d'azzardo, ecc.),per dare vita ad una Co-Dipendenza.
Sono tutte quelle Storie, con il classico copione, in cui il partner dipendente "subisce", ogni maltrattamento fisico e psicologico, dalle aggressioni sino all'abuso, per poi "ridimensionare" sempre l'accaduto, pur di non mettere a repentaglio la relazione o il matrimonio. Ci sono poi situazioni meno eclatanti ma altrettanto problematiche, in cui il Dipendente, accetta di subire ogni tipo di umiliazione psicologica da parte del Partner, come insulti, tradimenti continui e ripetuti, relazioni parallele, ecc.
In alcuni momenti, l'amore dipendente può prendere consapevolezza della propria problematica, ma è la stessa consapevolezza di non essere capace "di un amore e di un amare diverso", unito al senso di vuoto esistenziale, a rigettarlo nella spirale perversa.
In queste relazioni è possibile rintracciare inoltre, una sorta di ambivalenza affettiva "né con te, né senza di te"; di fatto, le alternative non sono mai possibili, sino, nei casi estremi, a veri e propri atti tragici.
La Paura e l'Angoscia di perdere l'Oggetto amato, dominano nella vita e nella mente del dipendente affettivo.
Attualmente il DSM IV, non contempla, la Dipendenza affettiva tra i Disordini clinici riportati, ma ne accomuna la manifestazione "fenomenologica", alle altre forme di dipendenza (eccitazione, dose, ecc)
Clinicamente, possiamo affermare che, i Modelli di Attaccamento con le nostre relazioni originarie, ossia quelle familiari, determinino prepotentemente la natura delle relazioni affettive adulte (scelta del partner, innamoramento, dinamiche affettive, intime e sessuali).
Se sin da bambini non ci si è mai sentiti degni di amore, desiderabili o desiderati, se non si sono sviluppate la capacità di uno scambio affettivo reciproco e adeguato, se si sono avute figure genitoriali poco presenti, anaffettive, se ci si è sempre sentiti responsabili, se ci si è "adultizzati precocemente", se si sono subite violenze sia fisiche che psicologiche, maltrattamenti, abusi, ecc, si è predisposti a sviluppare una modalità affettiva e comportamentale, di tipo dipendente.
Se ci si rende conto di vivere oramai come "schiavi d'amore", se questa condizione genera un profondo stato di sofferenza, di frustrazione, di vergogna, di rabbia, di paura, sensazione di inferiorità e di profonda gelosia, se il timore dell'abbandono, della separazione, della solitudine (la fine di una relazione, per quanto dolorosa, è un lutto che può essere elaborato e superato) costituiscono una ossessione ed una angoscia, e non riuscite ad uscirne, è possibile che vi troviate in una condizione di Dipendenza Affettiva.
E' necessario per uscirne, spezzare la catena che vi lega ad un rapporto dipendente.
Questo processo, faticoso e doloroso, è l'unico modo per aprire un varco che vi consenta di riappropriarvi della vostra vita. E' un modo per imparare ad avere una propria autonomia, per recuperare l'autostima e iniziare a prendervi cura di voi stessi.
Questo può essere fatto attraverso l'aiuto di un Esperto, ma è necessario, per diventare consapevoli, dapprima, smettere di giustificare e accettare che non si tratta di Amore, ma di Dipendenza, e trovare il coraggio di parlarne con qualcuno.
L'Amore non è Sofferenza,
se Sofferenza è,
allora...
NON è AMORE
... Buon Ascolto...
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