mercoledì 29 aprile 2015

Attacchi di Panico: alcune semplici strategie per affrontarlo

POST IN PILLOLE: Attacchi di Panico: alcune semplici strategie per affrontarlo

Una semplice Scheda Promemoria, con alcuni pratici suggerimenti da mettere in atto, in caso di Attacco di Panico.
Ricordiamo che, prima di stabilire che si tratti di Episodio di Panico o di un vero DAP, ossia Disturbo da Attacchi di Panico, con matrice (origine) psicologica, è bene escludere ogni potenziale causa organica, attraverso un sempliche check up medico ed alcuni esami del sangue. Esclusa la causa di natura medico  - organica, è possibile rivolgersi ad un Terapeuta, per imparare a gestire, ridurre o eliminare gli attacchi.


COSA CI DICE IL PANICO?
Dobbiamo imparare a considerare il PANICO COME RISORSA, invece che solo come un nemico da combattere. Il Panico viene a dirci che qualcosa nella nostra vita non va, che viviamo una vita compressa, assuefatta, costretta, in cui sono state chiuse tutte le vie d’uscita, bloccata l’energia. Il Panico ci comunica che è ora di cambiare

mercoledì 22 aprile 2015

Attacchi di Panico



L’ Attacco di Panico è da considerarsi come un episodio di ansia intensa e terrore estremo che può investire la persona, più o meno improvvisamente. Nel giro di pochi minuti, il Panico si impadronisce della persona, lasciandola in preda al terrore, immobile. Una serie di Sintomi si susseguono: il cuore batte forte, le mani tremano, la gola si fa secca, un senso di costrizione al petto, la salivazione si azzera, possono comparire sudorazione, vertigini, sintomi gastrointestinali. A questi sintomi, si uniscono altre “sensazioni”: la paura di morire, di impazzire di perdere il controllo. L’ Attacco di Panico esaurisce le energie del soggetto, lasciandolo svuotato, sfinito, intrappolato dalla paura di un nuovo attacco. Spesso crediamo che il Panico sia giunto all’improvviso, senza motivo, senza causa apparente. Ma, se facciamo attenzione, noteremo che i giorni che precedono un attacco, se non anche i minuti, sono disseminati di segnali ed indizi, che la routine quotidiana, o  lo stress quotidiano, ci portano a sottovalutare o a non considerare. Nei giorni che precedono un attacco di Panico, il corpo può inviare diversi segnali che non vanno ignorati: si fa strada una strana inquietudine, un senso di velata tristezza, il sonno non è più ristoratore, cala la concentrazione, cresce l’insofferenza, etc. In questo clima emotivo, il Panico prepara il suo terreno, per poi arrivare come uno tzunami, che ci travolge e stravolge, sopraffacendoci. Questi momenti restano impressi nella memoria, segnandone il ricordo, e calano il soggetto in una sorta di stato di angoscia per la paura possibili attacchi di Panico futuri.



COSA CI DICE IL PANICO?
Dobbiamo imparare a considerare il PANICO COME RISORSA, invece che solo come un nemico da combattere. Il Panico viene a dirci che qualcosa nella nostra vita non va, che viviamo una vita compressa, assuefatta, costretta, in cui sono state chiuse tutte le vie d’uscita, bloccata l’energia. Il Panico ci comunica che è ora di cambiare





lunedì 20 aprile 2015

IL MASSAGGIO INFANTILE. Esperienza di profondo contatto che lega genitore e figlio


Vi proponiamo, oggi,  questo interessante articolo a cura di Angelica D'Urso, Pedagogista,  esperta di Massaggio Infantile. Il massaggio infantile è una tecnica rivolta ai genitori che intendono avviare un percorso insieme ai loro Bambini. Si tratta di un programma, rivolto alle mamme e ai papà con bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi, esperienza unica ed emozionante. BUONA LETTURA.

dott.ssa Evelina Carriero  - Psicologo - Psicoterapeuta - Sessuologo clinico 


"La prima esperienza di contatto che il bambino fa, è con la madre. I gesti affettivi che permettono al neonato di crescere sano e sicuro, amabile e forte sono quelli più antichi dell'accudimento, del dare e ricevere affetto: cullare, abbracciare, accarezzare, baciare, stare vicini, guardarsi. Affinché il neonato si sviluppi armonicamente e diventi prima un bambino e poi un adulto sano ed equilibrato, le esperienze di calore, contatto e protezione, impresse sulla pelle durante la vita prenatale, devono trovare continuità anche nella vita post-natale. «Attraverso il contatto delle mani» scrive Leboyer «il bambino capta tutto: il nervosismo o la tranquillità, l'incertezza o la sicurezza, la tenerezza o la violenza. Sa se le mani lo desiderano. O se sono distratte. O, ciò che è peggio, se lo rifiutano. Davanti a delle mani premurose, affettuose il bambino si abbandona, si apre. Davanti a delle mani rozze, ostili, si isola, si nasconde, si chiude». Un ottimo strumento che permette di facilitare la relazione tra genitore e bambino, favorendone il contatto è il MASSAGGIO INFANTILE. In molte culture, la pratica di massaggiare i bambini è un’arte tramandata di generazione in generazione. Il massaggio infantile è un modo di stare con il proprio bambino, un’antica tradizione che si sta espandendo anche nel mondo occidentale. Vimala Mc Clure ha integrato la propria esperienza, mettendo assieme gli effetti benefici del massaggio indiano e svedese, i principi dello joga e della riflessologia in un programma semplice e meraviglioso. È un’arte antica che lega in modo profondo bambino e genitore, aiutando quest’ultimo a capire il particolare linguaggio del piccolo, così da reagire con amore ed ascoltarlo con rispetto. A livello fisico la stimolazione tattile favorisce lo sviluppo neurologico nel neonato e facilita la conoscenza delle varie parti del corpo, rafforza la sua immagine del sè. Il massaggio stimola, tonifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario, linfatico, gastro-intestinale e neuro-ormonale; nonché sviluppa il linguaggio, l’interazione sensoriale e la consapevolezza mentale e fisica. Il massaggio rappresenta un’esperienza di profondo contatto affettivo tra genitore e bambino, favorendo il rilassamento di entrambi. Aiuta il bambino a scaricare e ricevere sollievo dalle tensioni provocate da situazioni nuove, migliora la qualità del suo sonno e lo aiuta ad essere consapevole delle tensioni del corpo e a liberarsene. Infine il massaggio all’addome allevia il dolore delle coliche gassose, tonificando il tratto digestivo e aiutando ad eliminare aria e feci, mentre quello del viso allevia la tensione durante il periodo della dentizione o aiuta a scaricare il nasino durante il raffreddore. A prescindere da tutti i benefici fisici che può apportare, si può affermare che il massaggio infantile è nutrimento d’amore: proprio come Vimala Mc Clure, fondatrice dell’ IAIM (International Association Infant Massage), intitola il suo libro “Massaggio al bambino, messaggio d’amore”. Attraverso le mani della mamma e del papà il bambino si sente amato,capito. Si parte dalla famiglia, cellula della società, per riuscire a tirare il meglio dal proprio piccolo e trasmettere amore al prossimo. - Angelica D'Urso  - Pedagogista esperta in Massaggio Infantile"

venerdì 10 aprile 2015

II Seminario









Previsto per il Weekend 18/19 Aprile 2015
 l'appuntamento con la Sessione dei Seminari interattivi
Previsto per il 18/19 Aprile i nuovi Seminari:
“I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO.
Dislessia, Disortografia,Disgrafia,Discalculia:cosa sapere, fare, evitare
“100 DOMANDE ALLO PSICOLOGO:
Bullismo, Bambini difficili, Sexting, Rifiuto della scuola, etc. COSA FARE?”

I seminari sono rivoltii a Educatori, Psicologi, Docenti, Insegnati di Sostegno,  Assistenti sociali, Laureati in Scienze Pedagogiche,della Formazione, Educazione, e Studenti, e a tutti colori che si trovano a dover operare in contesti formativi, didattici, riabilitativi, etc.con Disturbi specifici dell'Apprendimento. Saranno, inoltre, affrontare una serie di problematiche, o comportamenti ricorrenti, dei quali vorremmo sapere di più.
info e Iscrizioni al sito: dottoressaevelinacarriero.blogspot.com inviando una mail a studiosanpio@alice.it oppure chiamare al num. 3381548896.