sabato 7 luglio 2012

Amore e Relazioni al tempo di Facebook


Amore e Relazioni al tempo di 

Un numero sempre più vasto di persone usa la Grande Rete per gli utilizzi più disparati: lo shopping, la ricerca dei informazioni ma anche e soprattutto, la ricerca di relazioni. Che si tratti di amore o di relazioni puramente sessuali, poco importa: internet resta, allo stato attuale, il più potente strumento di comunicazione messo a disposizione dell’uomo. Ed in un’epoca in cui, è sostanzialmente mutato il modo di relazionarsi con l’altro, ecco che a farla da padrone arrivano i social network, le piattaforme sociali, che vanno sotto il nome di Face book, Myspace, Twitter, ed il più giovane Linkedin. Oggi social network come Face book, rappresentano quanto di più trasversale abbiamo. Oltre 3 i milioni di iscritti nella versione italiana. Milioni i contatti, lontani e vicini, sconosciuti e non, professionali o amicali. Il confine tra pubblico e privato diviene sempre più labile e muta il concetto di privacy. Un mondo on line che si fonde sempre più prepotentemente con un mondo offline, che può condurre ad una confusione dei ruoli, con  ripercussioni sulla  personalità dell’utente. Si, perché la tentazione di trasferire il reale nel virtuale è un rischio possibile. Un numero considerevole di utenti utilizza  internet  per cercare ed instaurare relazioni erotiche e/o amorose , riproponendo difatti dinamiche simili a quelle della vita reale. Storie di cyber traditi e cyber traditori, di cui la stessa giurisprudenza si sta occupando nelle sempre più numerose cause di separazione imputabili a relazioni extraconiugali, intraprese via chat. Spesso il Lui o la Lei di turno, colti dal timore di un rifiuto da parte del partner, dalla paura di non piacere, di non essere all’altezza della situazione, dall’ansia legata alla prestazione eccellente, veicolata dai mass media, dalla pubblicità, dal cinema, ripiegano nel corteggiamento online, vissuto come meno ansiogeno ed impegnativo, trovando così nell’ approccio virtuale, un valido alleato.   La smaterializzazione del corpo, la costruzione di una o più identità di fantasia e di immagini, l’anonimato, proteggono inoltre l’utente da possibili delusioni, quel meccanismo psicodinamico chiamato “ferita narcisististica”. Facebook è veloce, utilizza il canale visivo, abbatte le distanze fisiche, ma aumenta quelle emozionali. Nelle relazioni reali la cura della propria persona  è utilizzata per essere il più seduttivi possibile. Con Facebook è possibile migliorarsi facilmente, utilizzare la foto migliore del proprio album o utilizzarne una falsa.  Facebook trasfigura la nostra immagine in una immagine ideale. Forse quello che si desidererebbe essere o quello che si è ma non si osa dire. È possibile che dietro questa modalità comunicativa che privilegia perlopiù scambi virtuali, si celi una personalità connotata  da scarsa autostima, insicurezza, fragilità, fobia sociale,  e non di rado tratti psicopatologici, come riportato dai recenti fatti di cronaca che ha visto come vittime ragazze abusate ed uccise dall’uomo che le aveva dapprima corteggiate in chat e successivamente incontrate. Non è da escludere che dietro il nostro “amico” sconosciuto o al nostro corteggiatore virtuale si possa nascondere una personalità (psico)patologica.  La nostra mente ha la facoltà di essere una grande costruttrice di realtà. Siete proprio sicuri che il corteggiatore o la corteggiatrice di turno sia davvero chi e come dice di essere…?!

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