Amore e Relazioni al tempo di
Un numero sempre più vasto di persone usa la
Grande Rete per gli utilizzi più disparati: lo shopping, la ricerca dei
informazioni ma anche e soprattutto, la ricerca di relazioni. Che si tratti di
amore o di relazioni puramente sessuali, poco importa: internet resta, allo
stato attuale, il più potente strumento di comunicazione messo a disposizione
dell’uomo. Ed in un’epoca in cui, è sostanzialmente mutato il modo di
relazionarsi con l’altro, ecco che a farla da padrone arrivano i social
network, le piattaforme sociali, che vanno sotto il nome di Face book, Myspace,
Twitter, ed il più giovane Linkedin. Oggi social network come Face book,
rappresentano quanto di più trasversale abbiamo. Oltre 3 i milioni di iscritti
nella versione italiana. Milioni i contatti, lontani e vicini, sconosciuti e
non, professionali o amicali. Il confine
tra pubblico e privato diviene sempre più labile e muta il concetto di privacy.
Un mondo on line che si fonde sempre più prepotentemente con un mondo offline,
che può condurre ad una confusione dei ruoli, con ripercussioni sulla personalità dell’utente. Si, perché la tentazione di trasferire il reale nel
virtuale è un rischio possibile. Un numero considerevole di utenti
utilizza internet per cercare ed instaurare relazioni erotiche
e/o amorose , riproponendo difatti dinamiche simili a quelle della vita reale.
Storie di cyber traditi e cyber
traditori, di cui la stessa giurisprudenza si sta occupando nelle sempre
più numerose cause di separazione imputabili a relazioni extraconiugali,
intraprese via chat. Spesso il Lui o la Lei di turno, colti dal timore di un rifiuto da parte del
partner, dalla paura di non piacere,
di non essere all’altezza della situazione, dall’ansia legata alla prestazione eccellente, veicolata dai mass media,
dalla pubblicità, dal cinema, ripiegano nel corteggiamento online, vissuto come
meno ansiogeno ed impegnativo, trovando così nell’ approccio virtuale, un
valido alleato. La smaterializzazione del corpo, la costruzione di una o più identità di
fantasia e di immagini, l’anonimato, proteggono inoltre l’utente da possibili
delusioni, quel meccanismo psicodinamico chiamato “ferita narcisististica”.
Facebook è veloce, utilizza il canale visivo, abbatte le distanze fisiche, ma
aumenta quelle emozionali. Nelle relazioni reali la cura della propria persona è utilizzata per essere il più seduttivi possibile.
Con Facebook è possibile migliorarsi facilmente, utilizzare
la foto migliore del proprio album o utilizzarne una falsa. Facebook trasfigura la nostra immagine in una
immagine ideale. Forse quello che si desidererebbe essere o quello che si è ma
non si osa dire. È possibile che
dietro questa modalità comunicativa che privilegia perlopiù scambi virtuali, si
celi una personalità connotata da scarsa
autostima, insicurezza, fragilità, fobia sociale, e non di rado tratti psicopatologici, come
riportato dai recenti fatti di cronaca che ha visto come vittime ragazze
abusate ed uccise dall’uomo che le aveva dapprima corteggiate in chat e
successivamente incontrate. Non è da escludere che dietro il nostro “amico”
sconosciuto o al nostro corteggiatore virtuale si possa nascondere una
personalità (psico)patologica. La nostra
mente ha la facoltà di essere una grande costruttrice di realtà. Siete proprio
sicuri che il corteggiatore o la corteggiatrice di turno sia davvero chi e come
dice di essere…?!
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