mercoledì 16 aprile 2014

Quando la Scrittura di mio figlio è illeggibile


Si chiama Disgrafia e secondo le Linee Guida della Consensus Conference, rappresenta un Disturbo della Scrittura di natura motoria, dovuto ad un deficit nei processi di realizzazione grafica (grafia). Attualmente, la Diagnosi viene posta sulla base di specifici parametri esecutivi, che possono oscillare da un grafismo lievemente compromesso, a livelli di gravità significativa. All’interno della popolazione scolastica,  la percentuale di Bambini che il deficit interessa, si aggira attorno al 4 – 5 %, rendendolo di fatto degno di nota. 
 
La difficoltà nella produzione del tratto grafico, pur collocandosi nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), non ha ancora ottenuto un pieno ed indipendente status di riconoscimento, nemmeno dal DSM IV, che si limita ad non annoverarlo tra i disturbi dell’Espressione scritta, in assenza di ulteriori compromissioni.
La DISGRAFIA è un Disturbo specifico che si manifesta con difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici, interessando esclusivamente il grafismo ovvero la scrittura intesa come grafia e non le regole ortografiche, sintattiche; sebbene tale deficit comprometta inevitabilmente anche queste ultime. Più semplicemente, questo significa che la scrittura di questi bambini appare spesso poco chiara, irregolare nella forma e nella dimensione, disordinata e a volte, davvero illeggibile. Questi bambini, soventemente, rientrano a casa con segnalazioni da parte degli insegnanti e notazioni sui quaderni. I genitori sono invitati a seguire di più i bambini nei compiti a casa, al richiamo frequente, di questi ultimi, a mantenere una grafia ordinata. E’ bene precisare, inoltre, che i DSA non sono causati da un cattivo insegnamento, anche se un buon insegnante gioca un ruolo fondamentale, ne sono causati da genitori che non seguono il proprio figlio, molto spesso, invece,  si studia tutto il pomeriggio senza terminare i compiti.
La  semplice e costante esortazione ad una grafia corretta non sortisce alcun effetto in presenza di DSA.
Questi sono alcuni esempi di scrittura compromessa da Disgrafia evolutiva:





Come potete osservare, la scrittura di questi testi appare poco chiara, difficilmente comprensibile e presenta notevoli alterazioni sul piano delle abilità grafo motorie. La diagnosi di Disgrafia può essere posta a partire dalla fine della II primaria e della III, prevedendone l’anticipazione solo nei casi in cui, già la realizzazione grafica dello stampato appaia compromessa. Le prestazioni devono inoltre prevedere prove standardizzate e validate, e presentare punteggi significativamente deficitari. Spesso la disgrafia non si presenta come “deficit puro”, ma è in correlazione con altri DSA (Disortografia, Dislessia, Discalculia) o Disturbi dell’Età Evolutiva, per es. ADHD, Disturbi del Comportamento, ecc.
Attenzione! In presenza di Disgrafia vanno preventivamente valutate le funzioni Visive, e le abilità visuo motorie e visuo percettive, le abilità motorie generali, la Memoria e l’Attenzione.
Le manifestazioni della disgrafia possono comportare:

  • prensione della penna anomala e non corretta
  • postura del corpo non corretta
  • errato orientamento nello spazio grafico
  • dimensione e unione dei grafemi(lettere e sillabe) che non seguono le regole convenzionali
  • Difficoltà nell’Utilizzo di Forbici, allacciarsi scarpe e Bottoni (rilevabili già nell’Infanzia)
  • Etc
Mediante una opportuna valutazione è possibile tracciare un quadro diagnostico e prevedere opportuni Training di potenziamento o riabilitazione.




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