Si chiama Disgrafia e secondo le Linee Guida
della Consensus Conference, rappresenta un Disturbo
della Scrittura di natura motoria, dovuto ad un deficit nei processi di
realizzazione grafica (grafia). Attualmente, la Diagnosi viene posta sulla base
di specifici parametri esecutivi, che possono oscillare da un grafismo lievemente
compromesso, a livelli di gravità significativa. All’interno della popolazione
scolastica, la percentuale di Bambini
che il deficit interessa, si aggira attorno al 4 – 5 %, rendendolo di fatto
degno di nota.
La difficoltà nella produzione del tratto grafico,
pur collocandosi nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA),
non ha ancora ottenuto un pieno ed indipendente status di riconoscimento,
nemmeno dal DSM IV, che si limita ad non annoverarlo tra i disturbi dell’Espressione
scritta, in assenza di ulteriori compromissioni.
La DISGRAFIA è un Disturbo specifico che si
manifesta con difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli
numerici, interessando esclusivamente il grafismo
ovvero la scrittura intesa come grafia e non le regole ortografiche,
sintattiche; sebbene tale deficit comprometta inevitabilmente anche queste
ultime. Più semplicemente, questo significa che la scrittura di questi bambini
appare spesso poco chiara, irregolare nella forma e nella dimensione,
disordinata e a volte, davvero illeggibile. Questi bambini, soventemente,
rientrano a casa con segnalazioni da parte degli insegnanti e notazioni sui
quaderni. I genitori sono invitati a seguire di più i bambini nei compiti a
casa, al richiamo frequente, di questi ultimi, a mantenere una grafia ordinata.
E’ bene precisare, inoltre, che i DSA non
sono causati da un cattivo insegnamento, anche se un buon insegnante
gioca un ruolo fondamentale, ne sono
causati da genitori che non seguono il proprio figlio, molto spesso,
invece, si studia tutto il pomeriggio
senza terminare i compiti.
La semplice
e costante esortazione ad una grafia corretta non sortisce alcun effetto in
presenza di DSA.
Questi sono alcuni esempi di scrittura
compromessa da Disgrafia evolutiva:
Come potete osservare, la scrittura di questi
testi appare poco chiara, difficilmente comprensibile e presenta notevoli
alterazioni sul piano delle abilità grafo motorie. La diagnosi di Disgrafia può
essere posta a partire dalla fine della II primaria e della III, prevedendone l’anticipazione
solo nei casi in cui, già la realizzazione grafica dello stampato appaia
compromessa. Le prestazioni devono inoltre prevedere prove standardizzate e
validate, e presentare punteggi significativamente deficitari. Spesso la
disgrafia non si presenta come “deficit puro”, ma è in correlazione con altri
DSA (Disortografia, Dislessia, Discalculia) o Disturbi dell’Età Evolutiva, per
es. ADHD, Disturbi del Comportamento, ecc.
Attenzione! In presenza di Disgrafia vanno
preventivamente valutate le funzioni Visive, e le abilità visuo motorie e visuo
percettive, le abilità motorie generali, la Memoria e l’Attenzione.
Le manifestazioni della disgrafia possono
comportare:
- prensione della penna anomala e non corretta
- postura del corpo non corretta
- errato orientamento nello spazio grafico
- dimensione e unione dei grafemi(lettere e sillabe) che non seguono le regole convenzionali
- Difficoltà nell’Utilizzo di Forbici, allacciarsi scarpe e Bottoni (rilevabili già nell’Infanzia)
- Etc
Mediante una opportuna valutazione è
possibile tracciare un quadro diagnostico e prevedere opportuni Training di
potenziamento o riabilitazione.